Cose da vedere nelle Langhe in 3 giorni

Tre giorni nelle Langhe: cosa vedere?

Ci sono decine di articoli che vi raccontano le Langhe, cosa vedere nelle Langhe e vi danno un elenco di luoghi che dovete assolutamente visitare. Di conseguenza vorrei cambiare il modo di raccontarlo: faremo un viaggio insieme come se percorressimo un percorso di tre giorni nelle Langhe e cosa vedere giorno per giorno. Lo faremo in modo da suddividere le giornate nel migliore dei modi, ma sempre in modo SlowDays.

Ovviamente i tre giorni nelle Langhe che ti propongo possono essere goduti tutti insieme oppure … uno per uno!

Cosa vedere nelle Langhe Giorno 1

Partiamo al mattino da Alba e puntiamo verso Verduno. Non ci fermiamo a Grinzane Cavour perché lo abbiamo pensato in un’altra giornata.

Prima tappa della tua giornata nelle Langhe: Verduno

Qui troverete un piccolo ed ordinato paese con un bel Belvedere: Pochi sanno che a Verduno c’è questa terrazza panoramica meravigliosa e suggestiva. A differenza di altri punti panoramici più affollati, qui è più facile trovare momenti di tranquillità per godersi lo spettacolo. Il balcone ha l’indicazione che vi permetterà di individuare i paesi che possono essere “avvistati”. A pochissimi passi dal Belvedere una puntata all’enoteca del  Pelaverga vi farà conoscere questo ottimo vino da vitigno autoctono.

Immancabile e suggestivo castello medievale, che nelle torri a donjon ricorda il poco distante castello di Serralunga d’Alba.

Visitare queste zone e non dedicare qualche ora ai castelli delle Langhe è praticamente impossibile!

Seconda tappa La Morra

Si va verso La Morra tra colline panoramiche con vigne geometriche che le disegnano. Una deviazione di pochi km vi porterà alla Panchina gigante rossa. 

E’ chiamata “panca della serenità”: concedendovi una breve pausa e accomodandovi sulla struttura che non fa parte del circuito delle panchine giganti di Chris Bangle.

Dopo le foto di rito potete proseguire verso La Morra.

Arrivati in paese, non entrate nel centro abitato ma seguite le indicazioni per il Parcheggio, comodo e grande. Lasciata l’auto dovrete salire verso il centro abitato di La Morra (2700 abitanti), per andare ad affacciarvi sul grande belvedere che si apre sulle colline della Langa del Barolo.

Qui trovi anche una bella idea di passeggiate in cerca di Belvedere delle Langhe 

Ammirare questo sito all’ora del tramonto nel periodo autunnale o tardo primaverile regala un’esperienza unica nel suo genere: sarete rapiti da un tripudio di colori e tonalità calde che investono distese di vigneti a perdita d’occhio, alternati a aree boschive che diffondono nell’aria essenze floreali e fruttate. Vi troverete in posizione privilegiata sulla Langa del Barolo. Spettacolo di vigneti e verdi colline. In lontananza il castello di Barolo. Se riuscite a trovare aperta la torre campanaria, non perdete la salita e la relativa vista spettacolare!

Nella via che vi porta al Belvedere, diverse vinerie ed un’ottima gelateria!

La Morra è anche sinonimo di due meravigliosi simboli delle Langhe del Barolo: Il Cedro del Libano all’interno della tenuta e cantina Cordero di Montezemelo, e la straordinaria e colorata Cappella del Barolo. Una passeggiata breve per il cedro ed una un pochino più lunga per la Cappella. Ottimo modo per prepararsi a pranzare in una delle tante vinerie/trattorie di La Morra. Sempre meglio prenotare!

Terza tappa l’acino sospeso

Dopo La Morra si torna verso Alba. Una deviazione consigliata vi permetterà di concludere la vostra giornata. Un passaggio alle cantine Ceretto, per scoprire l’Acino della Tenuta Monsordo. In questa particolare, originale ed innovativa costruzione, trova sede il quartier generale Ceretto. Dall’antico edificio, del 1850, la famiglia Ceretto ha coraggiosamente mescolato l’antico ed il moderno ed ha dato nuova vita alla tradizione. Resterai sorpreso nel vedere la bolla sospesa in vetro che ti permette di affacciarti sul paesaggio di Langa. Ti sembrerà di essere un astronauta che galleggia sulla terra collinare. Bellissima in ogni stagione!

Al rientro, alla sera, potrai fare una passeggiata ad Alba, capitale delle Langhe e scoprire tra le sue vie decine di angoli interessanti e rilassanti. Una puntata in una piccola chiesetta, la Chiesa della Maddalena,  XVIII secolo. Barocco piemontese. Un portone imponente ti porta nel suo cuore, ricco ed imponente. Guarda in su per ammirare la cupola con lanternino.

Per cena potrai scegliere uno dei tanti ristoranti e trattorie, magari facendo prima una puntata in una delle vinerie che offrono sia ottimi vini che nuovi cocktail a base di vermouth e derivati. Qui ti lascio qualche idea su come trascorrere qualche ora in Alba Piemonte capitale delle Langhe

Dormire ad Alba e nelle Langhe non è così semplice come potrebbe sembrare. In realtà il numero di camere e posti letto non è dimensionato con il numero di persone che arrivano, specialmente durante i fine settimana. Per non parlare dei periodi di Fiera del Tartufo oppure durante Vinum. Ti consiglio, se vorrai pernottare, di prenotare per tempo!

Da vedere nelle Langhe Giorno 2

Partiamo di nuovo da Alba. E così potrai magari dormire due notti nello stesso posto e sfruttare Alba alla sera.

Mettiamo sul navigatore la località Treiso. Uscendo da Alba si va verso la località Altavilla. Comincerai subito a vedere Alba e le sue torri da un punto di vista più elevato.

Scendendo da Altavilla ti trovi in Frazione Pertinace,  toponimo che ricorda l’imperatore Publio Elvio Pertinace, figlio di liberti originari di Alba Pompeia, che regnò per soli tre mesi e morì in una congiura di pretoriani nel 193 a.C.

Questa zona la si percorre anche a piedi con un bel trekking proprio intorno ad Alba: Trekking Alba e dintorni.

Prima tappa della tua giornata nelle Langhe del Barbaresco

Da frazione Pertinace si va verso Loc. Tre Stelle, e quindi si arriva nell’abitato di Barbaresco. Questo comune dà il nome al famoso vino ed è un paesino molto gradevole per una passeggiata, un caffè, un aperitivo oppure una bella sosta pranzo. Non perdete la salita alla Torre per godere di un bel punto di vista sui dintorni. E magari l’aperitivo potrete proprio consumarlo ai piedi della Torre!

Seconda tappa Neive

E’ ora di ripartire, e si prosegue verso Neive, uno dei Borghi più belli d’Italia. È un piccolo abitato medievale con pregevoli palazzi in cotto e caratteristiche stradine in pietra, contornato da vigneti di Barbera, Dolcetto d’Alba, Barbaresco e Moscato d’Asti. Vi si possono ammirare il bellissimo Palazzo del Municipio e la vicina Torre dell’Orologio, nonché visitare il Museo della “Grappa della donna Selvatica”, distillato conosciuto in tutto il mondo, e deliziarsi infine di una meravigliosa vista sulle Langhe dai numerosi punti panoramici.

Se non avete pranzato a Barbaresco potreste lasciarvi sicuramente tentare da una delle belle Osterie di Neive. Goderecce e molto accoglienti!

Terza tappa Treiso

Ripartiamo per la nostra fine giornata e raggiungiamo Treiso. Qui diverse cantine e vinerie ed un famoso e rinomato ristorante. Si tratta della Ciau del Tornavento che potrebbe essere la vostra meta per la cena!. Prenotazione obbligatoria ed orario di inizio tassativo e concordato nel momento della prenotazione. Qui potrete gustare ottimi piatti sicuramente. Se invece preferite un tagliere ricco potrete accomodarvi nelle diverse cantine e vinerie (anche in questo caso è meglio prenotare!) dove degusterete Barbaresco ma anche Nebbiolo d’Alba, Barbera, Moscato d’Asti ed altri ancora ottimi vini.

A due passi dalla via principale di Treiso si può ammirare uno spettacolare fenomeno erosivo, particolarmente suggestivo nei periodi autunnali e primaverili: si tratta della “Rocca dei Sette Fratelli”, una voragine generata dall’erosione dell’acqua che nei secoli ha letteralmente scavato la collina creando pareti ripidissime (orridi) con sporgenze tese verso il centro del dirupo quasi prive di vegetazione.

Una leggenda locale vuole che questa rocca sia nata a causa della miscredenza di sette fratelli del luogo, agricoltori, i quali mal tolleravano la miseria in cui versavano imputandola a Dio. Un giorno videro passare una processione guidata dal parroco e, bestemmiando e adirandosi, anziché inginocchiarsi e pregare come aveva fatto la sorella, sfidarono Dio e gli chiesero di sprofondarli in un abisso per dare prova della sua esistenza. Fu così che si formò questa voragine, che inghiottì i giovani, ma lasciò illesa la sorella.

Si conclude la seconda giornata dedicata alle zone del Barbaresco.

Un giorno per cantine

Soste scelte e prenotate

Cose da vedere nelle Langhe Giorno 3

Anche in questo giorno ipotizzo la partenza da Alba, per le ragioni che ti ho raccontato in precedenza.

Prima tappa Diano d’Alba

Andiamo verso Diano d’Alba, passando da Corso Langhe e Corso Enotria, superando l’Istituto Agrario Enologico Umberto I. Si imbocca quindi la Strada Santa Rosalia che conduce fuori dal centro e si arriva all’abitato di Diano d’Alba. Sulla sinistra, prima di entrare nel centro storico, nel fianco della roccia si apre un’edicola o tempietto dedicato alla dea Diana, da cui il villaggio prende il nome. Ci ricorda che queste colline, prima della penetrazione romana, erano ricoperte di selve protette da divinità pagane, quali Diana e Marte.

Salendo alla sommità del paese, sulla cui rocca è stata ricavata un’area verde, si può godere di una vista panoramica che spazia sulle colline delle Langhe.

A Diano trovi la Panchina gigante nr. 65. E’ stata inaugurata nel 2019, e si chiama Panchina del Dolcetto. Il colore della panchina è proprio rosso rubino come il Dolcetto!

Se vuoi qualche informazione sulle Panchine giganti Langhe, segui il link!

Seconda tappa Grinzane Cavour

Uscendo da Diano andiamo verso Grinzane CavourL’altura è dominata dall’imponente castello, che con le sue torri in cotto coniuga eleganza e fierezza in linee architettoniche sapientemente armonizzate con il paesaggio.

Lo statista Camillo Benso conte di Cavour fu sindaco del paese, che porta il suo nome, dal 1832 al 1848, e su queste preziose terre coltivò e amministrò vigneti e appezzamenti. Cavour si giovò della sapiente collaborazione del Generale Staglieno, celebre enologo ottocentesco e responsabile delle cantine del castello, e di Louis Oudart, considerato il padre del Nebbiolo moderno.

Cavour a Grinzane non si dedicò soltanto alla politica e alla vinificazione, ma introdusse anche innovazioni nel settore agricolo, come la coltivazione sperimentale della barbabietola da zucchero.

La visita del castello, la passeggiata nei suoi dintorni ed una sosta nella vineria interna possono essere un’ottima scusa per … rallentare!

Il castello ospita:

  • l’Enoteca Regionale Piemontese
  • il Museo Etnografico
  • i cimeli cavouriani
  • la sala delle Maschere
  • il ristorante del Castello
  • l’Asta mondiale del Tartufo Bianco d’Alba

Terza e ultima tappa Barolo

Dopo la sosta si va verso Barolo. Barolo paese e vino Barolo si coniugano insieme e si identificano intorno al bel Castello della .

Qui qualche approfondimento tra Barolo città e Barolo vino

Una sguardo al castello della Volta vi riporterà ad un tempo sfarzoso ed alle radici di un vino straordinario, conosciuto in tutto il mondo.

Si racconta che nel castello, c’era chi organizzava spesso feste e conviti sregolati, in accordo con il diavolo. Una notte però il pavimento si sgretolò e travolse tutti i convitati. Si racconta che ancora oggi le vecchie mura risuonino dei loro lamenti nelle notti buie e tempestose. Tra l’epoca rinascimentale e il Settecento la struttura conobbe vari rimaneggiamenti e, dopo il decadimento della dinastia dei Falletti, venne abbandonato.

Barolo, dal 2009 a oggi è teatro del noto festival di Letteratura e Musica “Collisioni”, che ogni estate vede esibirsi artisti di fama internazionale nel suggestivo contesto del piccolo borgo, sotto il castello, per le sue vie e sulle piazze.

Le stanze del castello ospitano il Wi-Mu, il più innovativo museo del vino d’Italia che, attraverso una mostra interattiva, vi condurrà alla scoperta del meraviglioso mondo del Barolo. Di qui passarono personaggi storici d’eccellenza, da Cavour a Silvio Pellico a Massimo d’Azeglio, fautori del glorioso periodo risorgimentale. Erano ospiti di Carlo Tancredi Falletti di Barolo e della sua consorte, la Marchesa Giulia Colbert, alla quale si devono diverse opere benefiche, tra cui l’Opera Pia Barolo a Torino, un orfanotrofio e la riforma delle carceri femminili torinesi. L’edificio conserva una nutrita biblioteca di libri rari e manoscritti di pregio.

Vi suggeriamo di dedicare un po’ di tempo alla visita del castello e del curioso Museo del Cavatappi, unico nel suo genere in Italia.

La giornata si può considerare completa se avrete prenotato una o più degustazioni nelle cantine di queste zone. Anche diversi ristoranti rendono Barolo gradevole e molto in linea con la nostra filosofia Slow!

Turismo Langhe cosa vedere e come?

Da Barolo si torna verso Alba. Si prende una bella strada, conosciuta anche come l’Autostrada delle Langhe, costellata di cantine e vigneti; si attraversa la zona industriale del Gallo, per poi rientrare ad Alba attraverso una strada immersa nel verde delle colline, che si immette sulla Strada Santa Rosalia e riconduce in città.

Tutto quello che ti ho descritto finora puoi pensarlo sia con la tua auto che con le bici. Una e-bike sarebbe sicuramente meglio. Oppure, perché no, a bordo di una Vespa fiammante!

Come avrai capito, il turismo che propongo non ha niente a che vedere con le gite mordi e fuggi. Amiamo il turismo lento, Slow, come dice il nostro nome. Quello che ti consente di curiosare, parlare, fermarti, acquistare qualche ricordo ed immergerti in tanta bellezza!

Le Langhe cosa vedere … e cosa mangiare e degustare?

Ti ho raccontato una delle tante vacanze possibili nelle Langhe. Ogni giorno potrai adeguarlo a tuo piacimento ed abbinarlo ad una o più degustazioni dei nostri ottimi vini oppure a uno o più assaggi delle nostre straordinarie specialità gastronomiche.

Le Langhe non le dimenticherai tanto facilmente!

Un weekend nelle Langhe

Per poter godere di giorni speciali!

Qualche immagine che ritroverai nei tuoi Tre giorni nelle Langhe

Langhe da vedere

Ma quale immagine posso scegliere?

Intanto ti lascio questa! Mandami poi le tue.

Dicono che un'immagine vale più di 100 parole

Cose da vedere nelle Langhe: Vista degli archi della chiesa

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