MONFERRATO DA VISITARE: COSA VEDERE NEL MONFERRATO

Perché si chiama Monferrato

Non ci sono spiegazioni certe, questa è l’unica certezza! Secondo il Ricaldone, deriva dalle due aprole Monte e Farro. Altri sostengono sia l’accoppiata di Monte Fertile.  Io mi accontento di visitarlo perchè merita veramente ed è meno conosciuto della zona limitrofe delle Langhe.

Dove si trova il Monferrato

Il Monferrato è un tesoro nascosto nel cuore del Piemonte, tra le colline ondulate e i vigneti infiniti. Questa regione veramente notevole, si estende con il suo magnifico paesaggio, tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria. Con i suoi borghi medievali che fanno capolino sulle alture e le campagne coltivate ricche e lussureggianti, il Monferrato è un paradiso per gli amanti della tranquillità con un occhio di riguardo alla tradizione. Fa parte integrante, insieme ai suoi Infernot della zona UNESCO di Langhe, Roero e Monferrato.

Le sue città principali, come Asti, Alessandria, Casale Monferrato e altre, sono custodi di una storia ricca e affascinante, visibile nelle chiese romaniche, nei castelli maestosi e nelle piazze accoglienti. La regione è anche celebre per la sua tradizione enologica, con vini pregiati che derivano dai  rigogliosi vigneti che decorano le colline.

Il Monferrato è più di una destinazione, è un invito a immergersi nella cultura, a esplorare gli angoli suggestivi e a gustare la cucina deliziosa. Qui, tra le verdi distese e i panorami senza tempo, troverai un’autentica fetta di Italia, un luogo in cui il passato si intreccia con il presente, creando un’esperienza indimenticabile per ogni viaggiatore fortunato. Benvenuto in questa parte della guida che ti porterà nel cuore incantato del Monferrato, dove la bellezza si svela ad ogni passo.

Il Monferrato si offre a te
  • Monferrato: Città da visitare

Le meraviglie del Monferrato: una guida ai siti imperdibili

Cercherò di elencarti i principali luoghi di interesse da visitare in Monferrato, e ti fornirò  dettagli storici e pratici su ciascuno.

Caro amante dell’avventura, preparati a immergerti in un viaggio affascinante alla scoperta delle meraviglie senza tempo del Monferrato. Questa terra, ricca di storia e bellezza, ti attende con una serie di luoghi imperdibili, ciascuno portatore di storie e atmosfere uniche.

ACQUI TERME

Acqui Terme La Bollente

Monferrato da visitare inizia con La Bollente:

Questo il nome con cui era conosciuta questa cittadina che ha la sua storia che si sviluppa già a partire dall’Impero Romano! Città termale e quindi una mezza giornata sarà da dedicare alla cura delle acque. Ma un’altra giornata la si potrà senza dubbio dedicare alla visita della cittadina! Il nome lo trovate anche sull’edicola, di fine 800, che evidenzia la sorgente bollente dell’acqua termale. Sgorga a 75°. A fianco potete vedere la Torre dell’Orologio, che viene detta quella “senza fondamenta” perché è appoggiata alle case vicine.

CASTELLO DEI PALEOLOGI:

La città antica si snoda dalla cima della collina e si inizia proprio con il Castello. I Paleologi erano i signori del Monferrato. Il castello fu fondato dai vescovi intorno all’anno 1000. Poi i Paleologi lo rifecero completamente intorno al 400. Verso il XVII secolo furono invece i Gonzaga a abitarlo. Oggi è sede di un Museo Archeologico con interessantissimi reperti.

ACQUEDOTTO ROMANO:

Sono i resti di un’opera imponente. Parliamo di circa 13 km di tracciato, in parte anche sotterraneo.

Da assaggiare il Brachetto, il Dolcetto ed il Moscato d’Asti. Una specialità è il “filetto baciato” che è un particolare salame crudo, di antica tradizione

ASTI

Palio di Asti

Il capoluogo del Monferrato è Asti, che vanta origini romane (Hasta fu il nome che le diedero gli antichi Romani), testimoniate appunto dalle antiche Mure ancora visibili in molti punti della città. La città è stata però anche un importante centro di scambi commerciali e bancari, proprio nel periodo medievale infatti si arricchì di numerose torri, come la Torre Rossa, la Torre Troyana (o dell’Orologio) e la Torre De Regibus.

Piazza Alfieri

Piazza particolare che unisce praticamente tutta la città. E’ a forma triangolare con palazzi e porticati che la circondano. E’ la sede del mercato (ogni mercoledì e sabato)

Palazzo Ottolenghi

Ci sono molti palazzi barocchi nel centro storico di Asti, ma questo è uno di quelli che preferisco. E’ su corso Alfieri nel quartiere o rione della Cattedrale. E’ stato costruito nel ‘700. Oggi al suo interno si trova il Museo del Risorgimento. Per anni è stato il punto di arrivo del Palio di Asti.

CANELLI

Borgo Canelli

Ci sono Cattedrali e Cattedrali. Sì perché a Canelli scoprirete un tipo molto particolare di Cattedrale!

Monferrato da visitare assolutamente: Le cattedrali sotterranee di Canelli:

Sono la caratteristica più originale di Canelli ma anche la meno visibile!

Chilometri di tunnel e gallerie scavati, direttamente nel tufo delle colline tra il XVI ed il XIX secolo. In questi spazi silenziosi si possono rivivere le atmosfere di alcune antiche cattedrali. Sono nate per garantire la protezione, la giusta temperatura e l’umidità costante per affinare vini e spumanti che ancora oggi qui maturano in attesa di conquistare le tavole di tutto il mondo.
Il progetto che ha portato al riconoscimento dei Paesaggi Vitivinicoli PIemontesi quale 50° sito Unesco in Italia è nato proprio qui!

Le quattro Cattedrali Sotterranee attualmente visitabili sono le cantine storiche di altrettante blasonate Case vinicole: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia.

E’ una meraviglia da visitare sicuramente!

CASALE MONFERRATO

Casale-Monferrato passeggiando

Tappa obbligata per ammirare i palazzi, il Duomo e la torre civica, esempio proprio di barocco casalese! All’interno del territorio di Casale Monferrato, vi è inoltre l’area risicola più grande d’Italia. L’attrazione migliore rimane però il Castello dei Paleologi, detto anche Castello dei Gonzaga, circondato da un fossato a pianta esagonale.

Da vedere anche La sinagoga di Casale:

Costruita nel 1595 e poi più volte ampliata. Tra il XVII e il XVIII secolo era inserita nel ghetto ebraico e nonostante le restrizioni volute da Napoleone fu sempre curata ed arricchita con numerose opere artistiche. Conserva i rotoli della Torah nella sala principale. Il pavimento è un prezioso mosaico veneziano. All’interno si trovano anche preziosi tessuti ed un singolare Museo dei Lumi.

  Merita una visita anche il castello dei Gonzaga:  

Il nome è quello della famiglia che lo ha abitato fino  alla seconda metà del Cinquecento. Dopo diventa fortezza. E’ possibile visitarlo in parte. E’ circondato da un fossato ed ha una pianta esagonale asimmetrica con torrioni angolari. Molto interessanti sono i sotterranei dell’ala occidentale ed i cammini di ronda.

Nei dintorni sono bellissimi da visitare CERESETO, OTTIGLIO, VIGNALE E MONTEMAGNO. Borghi bellissimi e ben conservati. Da assaggiare i Krumiri ed il Grignolino!

GAVI

Gavi ed il Forte

Piccolo comune i provincia di Alessandria,  di poco più di 4.000 abitanti.  Gavi è un paese da cui passare per visitare il suo immenso forte, che è una fortezza storica di tipo difensivo costruita intorno al 1500 dai genovesi.

Il Forte di Gavi 

subì diversi assedi, ma venne disarmato completamente nel 1859, per essere trasformato in un penitenziario civile. Infatti, durante la Prima guerra mondiale, venne utilizzato come campo di prigionia per i soldati Astro-Ungarici, mentre durante la seconda per gli ufficiali Anglo-Americani. Alla fine del conflitto, cadde in disuso, ma dal 1978 in poi fu aperto il progetto di recupero e oggi è nuovamente visitabile! Qui trovi il link per il sito istituzionale dove potrai trovare informazioni.

NOVI LIGURE

Novi-Ligure

Chiariamo subito che non siamo in Liguria ma ancora in Piemonte! Novi Ligure è stato un centro importante della Repubblica di Genova.  Dal 1818 al 1859 fu addirittura capoluogo di provincia. Poi durante il governo Rattazzi il Comune diventò parte della provincia di Alessandria che stava nascendo e quindi, di conseguenza in Piemonte.

Centro di villeggiatura delle ricche famiglie genovesi,  il centro storico della città si caratterizza per la presenza di numerosi palazzi nobiliari, molti dei quali dalla facciata dipinta.  Ci sono Ville di particolare pregio come la  tenuta La Marchesa, monumento nazionale, villa di campagna della seconda metà del XVIII secolo inserita nel sistema dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte.  Poi la Chiesa di Santa Maria Maddalena. Il Cimitero comunale, la Pieve di Santa Maria, il più antico edificio religioso della città (XII secolo).

Interessanti anche il Castello e le mura. Il castello è in prossimità del centro storico. Le mura, ormai solo un breve tratto, risalgono  circa al 1400. Il Castello, durante l’estate può essere visitato.

  • Visitare il Monferrato: Castelli e Fortezze

Viaggio tra Storia e Leggenda

Caro amico della Guida di SlowDays, adesso ti porto tra le misteriose roccaforti del Monferrato, dove ogni castello è un custode di segreti secolari.

Castello di Gabiano Monferrato

Inizia il tuo viaggio al Castello di Gabiano, un gioiello che si riflette placidamente nelle acque di un lago circostante. Qui, le pietre antiche narrano di cavalieri e nobili, sussurrando storie di amori e scontri medievali. Lasciati avvolgere dalla magia di questo luogo, dove il tempo sembra sospeso tra le torri imponenti e i giardini incantati.

Situato sulle colline a dominare la valle del Po, il Castello di Gabiano, uno dei più antichi e vasti del Monferrato, affonda le sue radici nell’VIII secolo secondo fonti storiche. Teatro di assedi e guerre sotto diverse dominazioni, dalla famiglia Montiglio ai Gonzaga fino al Duca Ferdinando di Mantova, nel 1622 diviene Marchesato di Gabiano sotto Agostino Durazzo Pallavicini.

Il castello, oggetto di un restauro avviato nel 1908 da Giacomo Durazzo Pallavicini e completato nel 1935 da Matilde Durazzo Pallavicini, è oggi curato da Giacomo Cattaneo Adorno Giustiniani e famiglia.

Oltre alla sua storia, il castello è noto per il labirinto, un raro esempio documentato nei giardini storici del Piemonte. Progettato negli anni ’30 da Lamberto Cusani, il labirinto racchiude significati mitologici, religiosi e filosofici, inserendosi nel progetto di restauro del castello millenario. Questo intricato percorso, posizionato nel cuore del parco, crea un affascinante contrasto tra le linee geometriche del castello e la naturalezza del parco, richiamando il concetto medievale di selva come labirinto naturale e il labirinto come selva artificiale, dove la natura è manipolata dall’uomo. Oggi, il castello e il suo labirinto rappresentano non solo un patrimonio storico, ma anche un connubio di enologia tradizionale e rispetto per la storia, grazie all’impegno della famiglia Giustiniani nella produzione di vini.  Sono sede di un hotel di lusso e di una ottima cantina.

Castello di Uviglie, Rosignano Monferrato.

Prosegui il tuo itinerario verso il maestoso Castello di Uviglie, un vero e proprio scrigno di storia. Ogni pietra, ogni affresco murale, racconta di un passato affascinante. Salendo tra le mura, ti immergerai nelle leggende del Monferrato, lasciandoti incantare dalla vista panoramica che si apre di fronte a te.

Il Castello di Uviglie, incastonato tra storia e leggende, rivela la sua ricca trama nel corso dei secoli. Il toponimo potrebbe derivare dalla parola latina “ovilia”, testimoniando l’antica vocazione pastorale dell’area, o forse dal patronimico romano Avilius.

Le sue origini risalgono al XIV secolo, quando il Marchese di Monferrato Teodoro I concesse ai Pocaparte il permesso di edificare il castello. La torre rotonda e il muraglione del giardino pensile testimoniano questo periodo. Tuttavia, la storia del castello è stata segnata da contese e cambi di proprietà, come la rinuncia dei Pocaparte a favore di Maria di Serbia nel XIV secolo.

Nel 1495, Giovanni Antonio Pico ottiene il feudo di Uviglie, iniziando una nuova fase nella sua storia. Nel 1680, il feudo è elevato a contea da Giovanni Antonio Pico Gonzaga. Successivamente, passa alla famiglia Callori di Vignale, con importanti restauri nel XIX secolo.

La famiglia Cacherano di Bricherasio, erede della FIAT, eredita Uviglie nel XX secolo, donando il castello nel 1928 ai Missionari della Consolata. Durante la seconda guerra mondiale, il castello ospita la salma di Don Giuseppe Allamano per proteggerla dai bombardamenti su Torino. Oggi, la proprietà appartiene alla “Società Castello di Uviglie”, custode di un patrimonio carico di storia e spiritualità.

Castello di Camino

Il Castello di Camino, situato su un’altura strategica, è un altro tassello imperdibile di questo viaggio nel tempo. Le sue torri imponenti scrutano l’orizzonte, offrendoti un panorama che spazia dalle dolci colline ai vigneti a perdita d’occhio. Qui, la storia rivive in ogni pietra, regalandoti l’opportunità di immergerti nelle vicende medievali e assaporare l’atmosfera regale di un tempo ormai lontano.

Il Castello di Camino, avvolto nella maestosità degli alberi secolari, si erge sul colle, delineando uno dei profili collinari più iconici del Basso Monferrato. La sua imponente struttura, con un corpo merlato sormontato da un torrione quadrangolare, offre una vista spettacolare sulla pianura del Po e sulle Alpi. Un suggestivo viale alberato conduce al castello, anticipando la bellezza che si svela dalla cima del colle.

Le origini risalgono all’XI secolo, quando il castello fu eretto a scopo difensivo. Passato sotto il dominio dei Marchesi del Monferrato, fu successivamente amministrato dalla famiglia Gastaldo. Nel XIII secolo, il marchese Teodoro Paleologo conferì l’investitura a Tommaso e Francesco Scarampi, che ressero le redini fino al 1952. In seguito, il castello passò ai padri Somaschi e successivamente ad altri proprietari privati.

La trasformazione da fortezza difensiva a dimora nobiliare ha lasciato tracce tangibili, come la presenza di una biblioteca, di un teatro e di affreschi raffiguranti le vicende di Don Chisciotte. Il Castello di Camino è così non solo una testimonianza storica, ma anche un luogo dove le epoche si intrecciano, regalando al visitatore la suggestione di un passato ricco di sfumature.

Caro amante dei viaggi “slow”,  ogni castello del Monferrato può essere considerata una pagina di un libro antico che attende che tu lo sfogli. Concediti il lusso di passeggiare tra le mura di queste fortezze, immergendoti nella storia e nella leggenda che le avvolge. La tua avventura tra i castelli del Monferrato sarà un viaggio emozionante, tra panorami spettacolari e racconti di un passato incantato. Buon viaggio tra le rovine del tempo!

Castelli di Gabiano, Uviglie e Camino

Castelli Monferrato
  • Monferrato da scoprire e gustare: Cantine da visitare

Viaggio nell’enologia del Monferrato, qualche idea per una visita con degustazione

Esplorare le cantine del Monferrato significa immergersi in un viaggio enogastronomico avvolto nella magia delle colline, dove ogni sorso di vino racconta la storia del territorio e la passione dei suoi produttori. Nell’intento di svelare i segreti custoditi nelle bottiglie, ti guiderò attraverso alcune cantine di spicco, offrendo un assaggio delle eccellenze vinicole del Monferrato.

  • Cantina Bosca – Nizza Monferrato:

Situata nel cuore del Monferrato, la Cantina Bosca è un’autentica gemma enologica. Le sue vigne, coltivate con cura e dedizione, danno vita a vini prestigiosi, tra cui spicca il Barbera d’Asti Superiore. Questo vino rosso, elegante e strutturato, incarna la tipicità del vitigno Barbera, regalando al palato note di frutti rossi e spezie. Un’esperienza sensoriale avvincente che riflette l’impegno della Cantina Bosca nella produzione di vini di alta qualità.

  • Cascina Garitina – Castel Boglione:

Nelle colline di Castel Boglione, la Cascina Garitina si distingue per la sua produzione artigianale di vini biologici. Il loro Barbera del Monferrato, ottenuto da uve provenienti da agricoltura biologica, è un’autentica espressione della terra. Questo vino rosso dal carattere fruttato e fresco cattura l’essenza del Monferrato, offrendo un viaggio gustativo unico che valorizza la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente.

  • Tenuta Il Falchetto – Moncalvo:

La Tenuta Il Falchetto, a Moncalvo, s’impegna nella produzione di vini di grande carattere, tra cui spicca il Grignolino d’Asti. Questo vino rosso, ricco di personalità, si distingue per il suo colore rubino intenso e il profumo fruttato. Al palato, rivela una piacevole freschezza e tannini delicati, offrendo un’esperienza sensoriale che riflette l’autenticità delle terre monferrine.

  • Cinque Quinti – Cella Monte

Siamo a Cella Monte, entrato a far parte dei più bei borghi d’Italia nel 2018. Borgo che merita assolutamente la vostra attenzione ed una visita. Cantina Cinque quinti, che sarà una chicca in più per la vostra gita! Nasce dall’accordo e la passione di una famiglia di cinque fratelli. Di qui il nome, cinque quinti di una sola unità! Ottimo prodotto ed ottima accoglienza. Una degustazione guidata e qualche acquisto sono consigliati.

  • La Scolca – Gavi

La Scolca: 100 anni di storia ed ancora un nome nel panorama enologico del Monferrato. La cantina Scolca è l’azienda più antica nel territorio del Gavi. Qui regnano sovrani ottimi bianchi e troverete la soddisfazione di assaporare anche tante bollicine prodotte a regola d’arte. Un pomeriggio d’estate, una gita a Gavi, un bicchiere dello spumante La Scolca, sensazioni da far girare la testa!

In questo itinerario enogastronomico nel Monferrato, ogni cantina rappresenta un capitolo della storia vinicola della regione, con il suo stile unico e le sue tradizioni radicate. Ogni sorso di vino diventa un viaggio nel cuore delle colline, un’immersione nella cultura e nella passione che caratterizzano il Monferrato, un territorio che regala emozioni in ogni bottiglia. Scegliere un percorso enogastronomico nel Monferrato,  significa abbracciare la bellezza dei vigneti e assaporare l’autenticità di un territorio che ha fatto del vino una forma d’arte. Salute!

Cantine Monferrato: La Scolca e Cinque Quinti

La Scolca-Gavi Cinque quinti-Cellamonte
  • I paesaggi del Monferrato

Itinerari a piedi oppure in bicicletta

Una guida agli itinerari più suggestivi per esplorare le colline monferrine a piedi o in bicicletta. Se hai voglia di qualcosa di pronto ed organizzato, ti invito a dare uno sguardo a questo Monferrato bike Tour

Caro amico della tartarughina di SlowDays, adesso ti invito ad immergerti appieno nella natura, nei paesaggi del Monferrato, un vero regalo per gli amanti delle attività all’aria aperta. Calza scarpe comode oppure noleggia una bicicletta e seguimi negli itinerari che riempiranno i tuoi sensi.

Le colline del Monferrato, con i loro profili ondulati, sono un dipinto di cui potrai fare parte. I vigneti colorano le colline, i campi di grano dorati durante le estati e zone boschive di colore verde scuro dipingono la cornice delle tue esplorazioni.

Se decidi di esplorare il Monferrato in bicicletta, sarai immerso in un tour che svela scorci indimenticabili. Pedalando tra le vigne, sentirai il profumo della terra e dell’uva matura, mentre il vento accarezza il viso. Le strade tortuose si aprono su panorami mozzafiato, regalando sensazioni di libertà e avventura. Ricorda che SlowDays offre un servizio esclusivo di mappe preparate appositamente per il tuo tour ed aggiunge sempre qualche ottima tappa gastronomica. Perché va bene pedalare ma… anche degustare!

A piedi o in sella a una bicicletta, ogni passo e pedalata nel Monferrato ti avvicinerà alla sua essenza. Lungo i sentieri, potrai incontrare agricoltori intenti al lavoro nei campi e assaporare la genuinità di un territorio che abbraccia chi lo percorre con spirito avventuroso.

L’itinerario a piedi e in bicicletta nel Monferrato è un invito a connetterti con la natura, a catturare i dettagli di una campagna vibrante e a godere di panorami che toccano il cuore. Lasciati trasportare dalla bellezza delle colline, lasciando che il Monferrato sveli la sua essenza attraverso ogni passo e pedalata.

Da Marzo a Novembre
Giornata Intera
Min 2 pax
  • Monferrato: Le chiese romaniche

Autentiche testimonianze di fede e bellezza architettonica

Se ami i viaggi con una ispirazione spirituale, il Monferrato ti invita a un’avventura unica tra le sue chiese romaniche. Da imponenti duomi a piccole e suggestive chiese di campagna, ogni luogo di culto è intriso di storia e mistero, regalando un’esperienza che va al di là della semplice visita turistica.

  1. Duomo di Asti: Il Duomo di Asti, dedicato a Santa Maria Assunta, è un capolavoro di architettura romanica situato nel cuore della città. La sua facciata imponente è adornata da sculture e bassorilievi, mentre l’interno custodisce opere d’arte di inestimabile valore. Camminare lungo le navate di questa cattedrale è come compiere un viaggio nel tempo, respirando la spiritualità che avvolge ogni pietra.
  2. Chiesa di San Bartolomeo a Cocconato: Immersa nelle dolci colline del Monferrato, la Chiesa di San Bartolomeo a Cocconato è un gioiello romanico circondato da vigneti. La sua facciata semplice cela un’interno ricco di affreschi medievali che narrano storie sacre. Il campanile, con la sua elegante forma, si erge come una sentinella silenziosa che osserva il passare del tempo.
  3. Basilica di San Giovanni Battista a Casale Monferrato: La Basilica di San Giovanni Battista a Casale Monferrato è un esempio straordinario di architettura romanica. Con la sua imponente torre campanaria e gli affreschi che narrano storie sacre, questa basilica incanta i visitatori con la sua maestosità e la ricchezza artistica che custodisce.
  4. Chiesa di San Secondo a Cortazzone: Immersa tra le colline, la Chiesa di San Secondo a Cortazzone è un piccolo tesoro romanico. La sua facciata sobria cela un interno sorprendente, caratterizzato da affreschi ben conservati che narrano episodi biblici. Questo luogo sacro, circondato da un’atmosfera di quiete, offre un rifugio spirituale lontano dalla frenesia quotidiana.
  5. Chiesa di San Lorenzo a Montiglio Monferrato: La Chiesa di San Lorenzo a Montiglio Monferrato, risalente al XII secolo, si presenta con una facciata a capanna e una serie di archi ciechi che conferiscono un’eleganza rustica. L’interno, arricchito da affreschi medievali, trasmette un senso di autenticità e devozione, invitando i visitatori a esplorare la ricca storia di questa piccola chiesa di campagna.

In questo viaggio tra le chiese romaniche del Monferrato, ciascuna di queste gemme architettoniche è un tassello prezioso nel mosaico della fede e della storia. Ogni dettaglio, dalle sculture alle vetrate colorate, racconta una storia millenaria che merita di essere scoperta e apprezzata con calma e rispetto.

Chiese Romaniche Monferrato: Asti, Montiglio e Cortazzone

Chiese romaniche Monferrato
  • Monferrato: alcuni luoghi segreti

Alcune stranezze segrete da scoprire nel Monferrato

  • Maranzana ed i “babaci”

Il piccolo paese che ti consiglio di scoprire si chiama Maranzana, “Il paese dei babaci”. Cosa sono i “babaci”? Sono pupazzi di pezza che prendono vita nelle mani creative della comunità locale. Simpatici personaggi, realizzati con maestria dagli abitanti che animano il borgo con scene di vita quotidiana nei mesi di primaverili ed estivi.

I babaci, diventano testimoni della creatività e della tradizione di Maranzana e li trovi per le strade, nei cortili e nelle piazze. Ogni pupazzo rappresenta momenti della vita quotidiana del paese e celebra la storia locale.

Maranzana, con i suoi babaci e il loro fascino unico, offre ai visitatori un’esperienza insolita e affascinante. Il paese si anima durante gli eventi e le festività, dove i babaci diventano protagonisti di spettacoli e scenette che coinvolgono grandi e piccini. Un viaggio a Maranzana è una bella immersione nella creatività di questo affascinante paese nel cuore del Monferrato.

Maranzana ed il paese dei babaci

Maranzana-paese-babaci
  • Il bi-albero di Casorzo

Il Bialbero di Casorzo l’ho visto per la prima volta durante una bella escursione a piedi. Era anche il period giusto, infatti in giugno é nel suo pieno splendore. Si trova non lontano dal paese di Casorzo, in direzione di Grana Monferrato.

Si tratta di un albero di notevoli dimensioni. Un gelso, per la precisione, che é diventato la casa per un ciliegio. Crescono entrambi rigogliosi e sono veramente uno spettacolo naturale fantastico. Mi é stato spiegato che il ciliegio sovrastante ha trovato una cavità nel tronco del gelso che gli ha permesso di affondare le sue radici nel tronco, fino a raggiungere il terreno sottostante. Da vedere!

Il bi-albero di Casorzo

bi-albero di casorzo
  • Gli “Infernot”

Gli “infernot” sono un autentico gioiello del Monferrato. Sono antiche cantine scavate nella caratteristica pietra tufacea della zona. Queste costruzioni sotterranee risalgono a secoli fa e sono un patrimonio culturale unico, riconosciuto dall’UNESCO nel 2014. La parola “infernot” deriva probabilmente dal termine piemontese “infornà”, che significa “infornare”, e ricorda la fatica del lavoro di scavo necessario per crearle.

Queste cantine sono caratterizzate da corridoi e piccole sale scavate nella roccia, con pareti spesse che mantengono una temperatura costante, ideale per conservare i vini. La particolare conformazione dell’infernot garantisce un ambiente fresco in estate e temperato in inverno, offrendo condizioni ottimali per l’invecchiamento del vino.

Gli infernot rappresentano non solo un luogo pratico per la conservazione del vino, ma anche una testimonianza dell’abilità artigianale e della profonda connessione dei viticoltori con la terra. Queste strutture raccontano storie di passione per la viticoltura tramandate di generazione in generazione. Quasi ogni casa antica possiede il suo infernot. Alcune case importanti e storiche hanno cantine-infernot di imponenti dimensioni.

Borghi dove potrai visitare più di un infernot: Grazzano Badoglio; Ottiglio; Vignale Monferrato; Sala Monferrato; Treville; Cella Monte.  Questi sono solo alcuni dei paesi dove li potrai vedere, ma ce ne sono veramente molti in tutti i paesi del Monferrato.

Monferrato: gli Infernot

Gli Infernot Monferrato

Guida Langhe Roero e Monferrato

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EVENTI DEGNI DI NOTA 

Una giornata nel Monferrato

Un Tour su misura per te