La Fiera del Tartufo di Alba nel 2023
Ha più di 90 anni! Ma sembra ancora una ragazzina.
La storia
La Fiera del Tartufo ad Alba inizia nel 1928 ed in realtà si chiama Fiera della Vendemmia o Vendemmiale. Nasce dallo spostamento della Fiera del Mussotto che si teneva nella prima settimana di settembre e che durava solamente un giorno. Con decreto del Podestà, avv. Giulio Cesare Moreno, si decise di istituire una Fiera o Festa che sarebbe durata 15 giorni.
La Fiera Vendemmiale del 1928 vide la luce ad Alba, e fu molto partecipata. I comuni delle Langhe crearono per l’occasione carri allegorici, tra cui il più ammirato fu quello di Barbaresco. Durante la Fiera del 1928, per la prima volta, si presentarono i Tartufi. La presentazione la fece Giacomo Morra. Si tentava di dare risalto ad un prodotto conosciuto che veniva donato dai contadini alle varie “autorità” dei paesi. Che gradivano molto!
Nel 1929 si decise che la mostra dei tartufi doveva avere un maggior spazio e che i trifolao avrebbero potuto migliorare la propria visibilità esponendo i loro prodotti pregiati. Il periodo per la mostra dei Tartufi doveva seguire la stagione migliore per il tubero e quindi si sarebbe tenuta nel tardo autunno. Una forma di marketing già molto lungimirante per l’epoca!
Da lì a cominciare a parlare di Fiera del Tartufo anzichè di Fiera della Vendemmia è stato un attimo.
I carri allegorici, la banda del paese, le sfilate dei comuni limitrofi davano lustro al prezioso Tartufo bianco d’Alba.
Il prezzo dei tartufi cresceva durante la Fiera così come le quantità vendute.
Nel 1930 si è ancora chiamata Festa Vendemmiale ma intanto si nominava anche la Seconda Fiera dei Tartufi d’Alba. Altri paesi europei cominciarono ad interessarsi a questa “mostra profumata”, facendo crescere l’interesse per Alba e per la zona in genere.
Nel 1931 , due manifestazioni, La Festa nazionale dell’Uva e poi la Terza Fiera dei Tartufi d’Alba.
Anche nel 1932 ci furono ancora due Fiere. Proprio nel 1932 Alba cominciò ad assaporare la popolarità con molti turisti attratti dai sempre più famosi Tartufi bianchi d’Alba.
Pinot Gallizio inventò il Palio degli Asini, la prima corsa che voleva sbeffeggiare il blasonato Palio di Asti.
Ma ormai le Fiere si potevano fondere in una unica grande Festa o Fiera e di diritto, proprio per il successo avuto, si sarebbe chiamata Fiera del Tartufo di Alba
Cosa rappresenta la Fiera del Tartufo per le Langhe e per la città di Alba
Il cuore della Fiera è il Mercato, perchè si ha modo di vedere, sentire il profumo ed osservare le differenze tra i vari tartufi.
La qualità dei prodotti in Fiera è garantita dal Centro Nazionale Studi Tartufo. Ogni tartufo è valutato e segnato in modo da rintracciare il venditore. Al mercato sarai accompagnato da esperti che ti consentiranno di apprezzare e valutare le sfumature dei diversi prodotti.
Ogni anno ruotano intorno ai prodotti enogastronomici moltissimi eventi di cucina, di assaggio e di informazione legati al mondo del Tarutfo Bianco d’Alba.
Il calendario degli eventi lo puoi trovare nel sito ufficiale della Fiera del Tartufo d’Alba (qui il link)
La Fiera del Tartufo coinvolge innanzitutto Alba, che diventa il centro nevralgico di molti eventi. Ma anche i Comuni delle Langhe si vestono a festa e si preparano ad accogliere i visitatori da tutto il mondo. I ristoratori fanno a gara per accapparrarsi i migliori pezzi ed i turisti girano inebriati dai profumi e dai sapori.
La Ricerca del Tartufo bianco d’Alba
Il protagonista è senza dubbio il Tartufo, fungo profumatissimo che sta quieto e nascosto nella terra. Ecco che allora si può dire che il Tartufo è il protagonista ma senza il Trifolao ed il suo fedele cane tutta questa kermesse sarebbe impossibile!
Dobbiamo quindi inchinarci all’abilità degli uomini delle Langhe che hanno saputo tramandarsi i posti segreti e la loro capacità di addestrare i cani che li accompagnano in questa fruttuosa ricerca.
Qui trovi un articolo dove parlo proprio di Tartufi e di trifolao:Tartufi e Trifole
Come gustare il Tartufo Bianco d’Alba
I ristoranti, le trattorie, le vinerie, tutti gli attori della ristorazione si premurano di presentare piatti con il tartufo bianco ad Alba e dintorni durante la Fiera. Ci sono inoltre cooking class, o scuole di cucina aperte, dove i cuochi si esibiscono nell’esaltare i pregi particolari del Tuber Magnatum, e dove potrai degustare i piatti preparati. Esiste anche una splendida possibilità, l’acquisto del Tartufo al Mercato della Fiera del Tartufo e la preparazione in casa tua di due uova al burro con una succulenta e profumata grattata di tartufi. Il tutto accompagnato da un bicchiere di ottimo vino, Barolo, Barbaresco oppure il mio amato Dolcetto.
La porzione consigliata su un piatto oscilla intorno ai 7 grammi per piatto e per persona ed i prezzi sono molto variabili perchè dipendono dall’abbandonza del raccolto e sicuramente dalla richiesta.
I ristoranti di tutto il mondo conoscono e si contendono questa preziosa e profumato “fungo che sembra una patata”
La Fiera del Tartufo di Alba del 2023
L’Organizzazione della Fiera è demandata ad una Associazione senza fini di lucro, creata nel 2003.
Se vuoi organizzare un tuo tour, una tua personale visione della Fiera del Tartufo di Alba, sarò lieta di preparare una proposta che comprenda la Ricerca del tartufo con degustazione successiva; una lezione di cucina solo per te e per chi viaggerà con te, per insegnarti a preparare i tajarin, altro piatto che sposa in maniera egregia al tartufo!
Ma potrai anche scappare dalla pazza folla di Alba, con un bel trekking sulle colline, in mezzo ai vigneti rossi gialli ed arancioni oppure ancora viaggiare con una e-bike di borgo in borgo!
Gli eventi in programma nel 2023:
Sabato 23 settembre: si comincia con l’Investitura del Podestà, come quasi sempre, in piazza Risorgimento.
La cerimonia rappresenta un invito al Palio degli Asini ed alla Sfilata medioevale. Come nel 1275, tutti i figuranti danno vita ad un episodio in cui il Capitano del Popolo conferisce ad un Cavaliere l’incarico di Podestà del Comune di Alba. Lo scopo é difendere la città di Alba, libera, dal nemico mercenario astigiano.
Il Podestà, durante la serata, presta giuramento. Riceve i simboli del potere, tra cui le importanti chiavi della città. I Borghi, dopo avere reso omaggio al Podestà, chiedono di essere autorizzati ad effettuare il Palio degli Asini. Come ogni anno, il Podestà autorizza e dà inizio ai festeggiamenti. Questa particolare manifestazione é cresciuta di interesse negli anni, anche da parte dei turisti stranieri. E’ diventata una serata molto partecipata anche dai cittadini albesi che partecipano sempre numerosi alla festa per le strade del centro.
Sabato 30 settembre: la rievocazione storica anticipa il Palio
Ogni borgo, in grande spolvero, con i costumi che rievocano il Medioevo, si presenta alla città ed alle autorità e sfida gli altri borghi nella rievocazione storica.
Quest’anno, come oramai da diversi anni, la Rievocazione Storica in costume, avrà luogo nell’arena del Palio in Piazza Risorgimento. Se parteciperai ti troverai uno spettacolo con più di 400 figure rievocative. In vari gruppi con i colori dei Borghi riprenderanno gli episodi che avevano segnato la storia di Alba nel periodo medioevale.
Dopo avere valutato l’abbigliamento, la corretta rappresentazione e l’innovazione delle situazioni, una giuria di esperti decreta il vincitore.
Domenica 1 ottobre: Il Palio degli Asini
In Piazza Risorgimento, come d’abitudine la prima domenica di ottobre, si corre il Palio degli Asini, la corsa irriverente che vede i nove borghi della città sfidarsi per la conquista del drappo e che prende in giro il serio ed ufficiale Palio di Asti.
Gli asini sono assegnati al mattino, con sorteggio. Questa divertente lotteria per l’assegnazione degli asini, é già un buon inizio per capire il clima e le sfida che si vedranno durante il Palio.
E poi, nel primo pomeriggio Alba é percorsa da ogni angolo, dai borghigiani che sfilano e si portano in piazza per il Palio.
La sfilata attraversa Piazza Michele Ferrero, Corso Fratelli Bandiera, Corso Matteotti.
Sfida goliardica, che tiene in gran considerazione il rispetto degli animali, vi stupirà e vi farà sicuramente divertire.
Domenica 8 ottobre: Alba sarà invasa dagli aromi
Albaromatica: Una manifestazione che porta in Piazza San Paolo (quest’anno cambia sede), punti vendita aromatici: erme officinali, erbe aromatiche. Profumi, olii essenziali, tisane, risotti e minestre pronte. Un bel modo di fare la spesa per l’inverno alle porte.
Sabato 14 e Domenica 15 ottobre: Il Baccanale dei Borghi
Per me é la festa più simpatica e partecipata. Alba diventa un salotto/cucina medioevale. Giocolieri, figuranti, cuochi, costumi, profumi, buon cibo e tanta musica. La considero proprio una festa di paese, sinonimo di allegria ed accoglienza.
Non cenate e non pranzate! Avrete mille modi per assaggiare e degustare prelibatezze
Cene e show cooking stellati
Durante la Fiera avrete anche modo di vedere all’opera e degustare i piatti di Chef stellati che nelle location più scenografiche (il teatro, la biblioteca) cucineranno e vi permetteranno di degustare
Quest’anno, praticamente ogni settimana, avrete due chef che vi stupiranno con la loro bravura
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