L’Alta Langa è per chi le Langhe le vuole conoscere davvero
Formaggio Castelmagno DOP

L’Alta Langa è per chi le Langhe le vuole conoscere davvero.

Eh sì, l’Alta Langa non è per tutti!

L’Alta Langa bisogna capirla, ascoltarla, osservarla in silenzio e solo allora ti entrerà nel cuore e non potrai più fare a meno di tornarci almeno ogni tanto.

L’Alta Langa non ti fa l’occhiolino come la Bassa Langa dei vigneti, l’Alta Langa non si mette in vetrina, i turisti non sono la priorità di questi luoghi. Beninteso, sono sempre i benvenuti, ma il lavoro dei campi e quello della cura degli animali sono predominanti, sono quelli che occupano le giornate dall’alba al tramonto e difficilmente si trova spazio per altro.

Ieri era il 25 Aprile, giornata della Liberazione, giornata che ricorda la fine della guerra, i partigiani e, per noi langaroli, il

grande scrittore Beppe Fenoglio. Uno che le Langhe le conosceva bene,

che le percorreva a piedi, che ha conosciuto questa terra quando la fame si faceva sentire e la miseria (dovremmo dire “la malora”) mordeva davvero. Erano ancora lontani i tempi dei vigneti venduti per milioni di euro, del Barolo sulle tavole dei grandi ristoranti del mondo, del tartufo venduto a peso d’oro…erano tempi duri e se si vuole trovare un ricordo, un’idea di quei tempi è proprio in Alta Langa che dovremmo “salire”. Se non vuoi essere solo di passaggio, se non ti accontenti dei borghi tirati a lustro per accogliere al meglio turisti da ogni parte del mondo, allora un giretto te lo consiglio di cuore. Serve a completare la conoscenza di questi luoghi magnifici del basso Piemonte e soprattutto a vivere alcune esperienze indimenticabili.

Ieri era una giornata perfetta, aprile sa regalarci cieli azzurri e venticello…il bello è che in Alta Langa spesso anche ad agosto sembra aprile!

Se si decide di esplorare questi luoghi

si potrà decidere per una bella passeggiata, si potranno scattare foto a panorami mozzafiato, ma se avrai l’occasione di conoscere le persone ecco che la giornata può assumere un significato davvero profondo e unico.

E allora potrai incontrare Margherita e Letizia di 7 e 10 anni, le figlie di Ivo e Silvia che vivono in una bella casa in pietra in mezzo ai prati, in simbiosi con le loro caprette e le api. Ivo in questa stagione non si ferma un attimo: questa sembra essere un’ottima annata per il miele, le api sono superattive e danno un sacco di lavoro. Vicino a casa le capre devono essere munte tutti i giorni e quindi tempo per riposare proprio non c’è: ci sarà d’inverno, quando bisognerà inventarsi qualcosa per mandare avanti tutto. Vogliamo parlare del ritmo delle stagioni e di come noi “cittadini” non sappiamo nemmeno

più cosa significhi?

Ad accoglierti in azienda rimangono Letizia e Margherita che sanno tutto della vita dei loro animali e te la spiegano con una naturalezza incredibile: non credo che in tutto questo siano molto distratte da smartphones e altre “dipendenze” moderne. La mamma Silvia intanto ti fa assaggiare le sue “tume” di varie stagionature, rigorosamente di latte crudo,

un sapore indescrivibile…

Passando per strade e luoghi di fenogliana memoria, arriviamo a Murazzano, patria del formaggio omonimo.

Incontriamo Valentina, una bella ragazza, bionda con gli occhi azzurri, che sembra appena uscita dall’università e invece è lì ad aiutare la sua famiglia a

guardare 350 pecore delle Langhe. Ma, nonostante, l’immenso lavoro che questo comporta, i tanti imprevisti che questo mestiere riserva, ha un sorriso delizioso e un’ospitalità incredibile…anche se poi tutto è scandito dai ritmi delle pecore e delle lavorazioni. “Adesso andiamo che si deve mungere”, “Vi accompagno prima di là perché poi devo fare gli yogurt…”

Ti racconta che si fa moltissima fatica a trovare qualcuno che li aiuti nella stalla, che nessuno vuole più fare questo mestiere e soprattutto nessuno è più in grado di farlo…per un breve periodo suo papà era in ospedale per un intervento: a casa le pecore stavano morendo senza le cure di una persona competente e allora, niente convalescenza e fisioterapia, si torna a lavorare.

Voglia di conoscere queste zone?

Posso organizzare per te una vacanza in Alta Langa!

Con le bici oppure a piedi sono magnifiche zone da esplorare!

La cosa più bella è che intorno ad ogni loro frase, si potrebbe scrivere un libro; invece ti raccontano tutto con calma, pacatezza, con amore per quello che fanno. Proprio per questo, sono delle persone speciali: hanno deciso di condurre vite che definirei eroiche senza paura di esagerare, ma lo fanno da piemontesi, senza clamori, con umiltà e semplicità mostrandosi solo a chi ha voglia di scoprirli e conoscerli davvero. Eh sì, perché qui non ci sono gli orari per le visite e le degustazioni, sei tu che ti devi adattare e aspettarli se devono arrivare dal mercato o devono correre dagli yogurt.

Ma questa è proprio la parte più bella che ti rimette anche solo per un giorno in sintonia con la natura e lo fa in modo lento, che poi è l’unico ritmo che rispetta la natura, anche la nostra.

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