Nocciole delle Langhe
Oggi ti parlo di una esperienza con le nocciole delle Langhe, da vivere e gustare.
Incontriamo le “tonde e gentili” di Langa, una qualità apprezzata in tutto il mondo con un gusto e un profumo unici, base per dolci tipici eccezionali come i baci di dama, le torte di nocciola, le creme al cioccolato.
Per scoprire un luogo o un prodotto, noi lo facciamo attraverso le persone: i produttori di Nocciole delle Langhe!
Ormai lo sai, ci piace conoscere, curiosare, ascoltare i racconti di chi con quel prodotto ci vive e ci lavora. Solo così abbiamo la sensazione di aver vissuto un’esperienza indimenticabile e unica.
Tempo fa Ilaria, mi aveva contattata per raccontarmi la sua realtà: ho subito pensato che avesse qualcosa di unico da raccontare, che avesse una storia di quelle che piacciono a noi di SlowDays…e non mi sbagliavo!
Intanto per raggiungerla, ci si allontana dalla strada principale e si entra subito in un mondo che non ti aspetti fatto di boschi e natura incontaminata.
Sembra impossibile, ma a poche centinaia di metri dal centro abitato, hai l’occasione di entrare in contatto con la pace e il silenzio e già questo elemento. Ci predispone a vivere un’esperienza molto piacevole.
Un piccolo resoconto, che non può sicuramente essere dolce e buono come gli assaggi!
Arrivati in azienda ci accoglie il papà Roberto, Ilaria è impegnata in laboratorio con le praline. Spesso, mentre chiacchiera con noi, dovrà assentarsi richiamata dalle varie lavorazioni.
Andiamo prima a visitare il noccioleto: in questo periodo è ancora spoglio ma è interessante scoprire che la fioritura è in realtà già partita pur essendo ancora in inverno.
Roberto ci spiega tutto sui fiori e sui frutti e sulla loro raccolta, ma soprattutto ci racconta della loro scelta radicale verso la coltivazione biologica.
In questo momento non sono presenti, ma ci racconta che l’unico “diserbante” che usano sono un gruppetto di asinelli che vengono spostati a brucare a seconda delle necessità.
Torniamo presso il laboratorio e scopriamo che la scelta del rispetto assoluto per l’ambiente trova applicazione anche nella produzione. Non si usa mai nulla di chimico, nemmeno per pulire gli ambienti, solo detersivi naturali.
Scopriamo anche una particolare attenzione alla salubrità del prodotto che è certamente di altissima qualità: frutto di una ricerca molto attenta delle migliori materie prime, come ad esempio lo zucchero di fiore di cocco.
Non c’è traccia di plastica, tutto è confezionato nel vetro.
Scopriamo tutto il processo di lavorazione della famosa “tonda e gentile” delle Langhe insieme a Roberto e Ilaria che non smettono mai di lavorare nel frattempo e il profumo che si sprigiona dalla tostatura è esso stesso una poesia!
Assaggiare una pralina appena fatta
ancora calda, è una di quelle sensazioni che non si possono spiegare, per fortuna! Si possono solo vivere!
Continua la degustazione con delle vere chicche: dall’olio di nocciola, alla “Coccola del Re”, una crema con soli 3 ingredienti: nocciole “tonde e gentili” delle Langhe al 62%, zucchero di fiori di cocco e cacao. Ancora le praline tradizionali, una vera leccornia, ma anche quelle fantasiose alla cannella, all’anice e persino all’aglio!
La mia visita è finita e ancora una volta ho scoperto la ricchezza di un territorio: ricchezza di prodotti e persone straordinarie! Le nocciole delle Langhe mi hanno conquistato.
Le Langhe sono famose per il vino e per il tartufo, ma ci sono altre eccellenze gastronomiche che meritano di essere raccontate attraverso gli occhi e le parole di chi le conosce bene!
Se vuoi conoscere da vicino realtà come questa e altre, scegli uno dei Tour delle Langhe (con vari mezzi) e vai a degustare…!
Non dimenticare una bella borsa per i tuoi acquisti, impossibile resistere, parola di Claudia! Se durante un weekend nelle Langhe vorrai aggiugere questa fantastica esperienza, contattami e ti farò provare il nocciola mood 🙂
Se invece ami la Torta di Nocciole, ti lascio una ricetta che apprezzo moltissimo!
Torta di nocciole senza farina
200 gr nocciole, tonde e gentili (mi raccomando!) ben tostate e tritate
200 gr zucchero
4 uova
un pizzico di sale
Come procedere?
Dividere le uova tra
Tuorli che sbatterai con lo zucchero e quindi aggiungervi le nocciole tritate.
Albumi a neve ferma, con un pizzico di sale
Incorpora delicatamente gli albumi al composto di tuorli e nocciole.
Versa in una teglia precedentemente imburrata e infarinata e inforna a 180°C per 35\40 minuti.
Vuoi esagerare? Servila con una crema di cioccolata calda oppure con lo zabaglione!
Dopo Ferragosto, parliamo di nocciole oppure di vendemmia?
Lo so che gli occhi sono tutti puntati sulla vendemmia. Dopo Ferragosto si parla di come è andata l’annata di Nebbiolo che diventerà poi Barolo. Certamente si parla di Fiera del Tartufo e dei grandi eventi autunnali delle Langhe ma possiamo anche parlare della tonda e gentile.
La raccolta inizia dopo Ferragosto come da tradizione.
Anche per le nocciole le annate non sono tutte uguali. Alcune danno un prodotto sano, ricco di oli buoni. Le quantità soddisfacenti, il prezzo del mercato. Tanti fattori che si combinano per dare il valore della raccolta.
In questo territorio così generoso di prodotti d’eccellenza, la nocciola è sempre stata protagonista della agricoltura locale e la grande industria Ferrero di Alba ha dato la spinta alla valorizzazione di questo straordinario frutto della terra. La produzione delle Langhe e del Roero non è più sufficiente per soddisfare l’intero fabbisogno della Ferrero e spesso i piccoli produttori preferiscono creare la propria nicchia con piccole produzioni di altissima qualità.
Ma prima di procedere, una domanda: voi le avete già assaggiate le “tonde e gentili”? Non lo dico perché sono campanilista, ma sono davvero tutta un’altra cosa rispetto alle nocciole comuni! E poi tutte le preparazioni dolci e salate e le ricette gastronomiche in cui sono utilizzate, un mondo tutto da scoprire!
Sono andata a vedere qualche fase della raccolta delle nocciole, a casa di Ilaria. E’ stata un’esperienza straordinaria che ha acquistato un sapore unico grazie alle persone che mi hanno consentito di viverla. Dopo avere vissuto cosa succede in laboratorio ho voluto anche capire la fase della raccolta
Mamma Giuliana, papà Roberto e Ilaria sono una famiglia speciale. Ma questo ve l’ho già detto!
Insieme coltivano nocciole da decenni, ma è con Ilaria che hanno deciso di creare la propria linea di prodotti e di non vendere più i preziosi frutti a terzi. Così hanno potuto davvero fare a modo loro e hanno deciso di rispettare in pieno la natura che hanno intorno. Questa scelta è ovvio che ci piace molto e pensiamo che sia da valorizzare e sostenere!
La nocciola delle Langhe è oggi disciplinata da una proposta di legge che consentirà la dicitura “nocciola delle Langhe” anche su tutti i prodotti derivati. E questa è una conquista importante per chi si dedica da anni alla coltivazione di questo eccellente prodotto.
La loro azienda è immersa in un bosco incontaminato che si trova a soli 10 minuti dalla città. Sembra di arrivare in un altro mondo, fatto di silenzio, fresco e natura allo stato puro. I protagonisti sono gli alberi del bosco, i noccioleti e poi gli animali: i cani dell’azienda, il cavallo, gli asini….L’uomo vive in completa armonia con l’ambiente dimostrandoci che è ancora una scelta possibile.
E’ stato davvero interessante capire la differenza tra agricoltura biologica e convenzionale delle nocciole; toccare con mano la fatica che si fa nel raccogliere le nocciole in mezzo all’erba che, senza l’uso di diserbanti, cresce rigogliosa e rende tutto il procedimento molto più lento e difficile.
Spesso capita che la macchina che serve a raccoglierle si inceppi e così si ferma il lavoro, si procede a sbloccarle e si ricomincia….Cosa che ovviamente non capita con i terreni “puliti” che sembrano dei pavimenti!
Papà Roberto ci racconta di come hanno deciso di differenziarsi sul mercato con prodotti di altissima qualità, a bassissimo impatto ambientale (le confezioni sono tutte in vetro) e con materie prime ricercate e rare (come lo zucchero di fiori di cocco a basso indice glicemico).
Un corso di cucina oppure un corso di pasticceria: Nocciole presenti!
Nocciole delle Langhe ed asinelli
Ilaria ci racconta degli asinelli che mangiano l’erba che vengono usati al posto del diserbante, mamma Giuliana sovraintende, “soffia” le nocciole senza mai fermarsi e sorride soddisfatta e orgogliosa della strada intrapresa.
Come sempre sono le persone che fanno la differenza: la fanno in tutte le aziende, ma soprattutto la fanno nelle esperienze che proponiamo. La visita e degustazione in questa realtà può essere davvero un momento indimenticabile, ricco di autenticità e di scoperta.
Un momento che consiglio a tutti quelli che vogliono visitare le Langhe e andare oltre le, seppur straordinarie, degustazioni di vino e visite alle cantine.
Noi questa volta ci siamo soffermati sulla raccolta, ma la visita al laboratorio è davvero interessante, soprattutto se seguita dall’immancabile degustazione, una delizia impagabile!
Nocciole delle Langhe e vino
Il fratello di Giuliana che vive nello stesso cortile produce vino. Capita nelle Langhe, quando si è contadini, lo si è a tutto tondo. Quindi l’esperienza può diventare ancora più ricca con un’ottima degustazione del vino genuino di Armando.
Insomma ancora una volta, un’esperienza da vivere e un prodotto da degustare per conoscere il territorio.
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