SlowDays speaks “Piemunteis”? Eh già, ci chiamiamo SlowDays perché vogliamo essere internazionali, ma siamo nati in questa terra meravigliosa che è il Piemonte e quindi parliamo inglese, francese e tedesco, con qualche intercalare piemontese. perchè amiamo ricordare le nostre radici!
DIALETTO PIEMONTESE PAROLE E MODI DI DIRE ANTICHI MA NON DIMENTICATI!
Abbiamo quindi pensato di dedicare un post al nostro dialetto così bello e così colorito! Anche perchè in molte cantine troverete ancora persone che usano espressioni piemontesi, magari intercalate all’inglese. Così come in alcune trattorie delle Langhe potrete ascoltare discorsi tra persone di una certa età (e anche giovani) che discorrono animatamente in piemontese e potrebbe essere interessante capire qualche frase!
Il piemontese, a molti di noi, ricorda l’infanzia: appena si sente qualche frase, la mente collega la parlata a quella dei nostri nonni e ai loro discorsi animati a tavola alla domenica o anche al ciacolare delle madamin dopo la messa sui sagrati delle chiesette di paese.
Personalmente, mi ricorda quando in famiglia lo si parlava ancora perché “tutti i parenti parlano così…”. Purtroppo, è meno usuale sentirlo quotidianamente, infatti si dice che si stia un po’ perdendo per strada. Le nuove generazioni difficilmente parlano in piemontese e in famiglia non si usa più intavolare discorsi in dialetto. Nel frattempo, però, sembra che non tutto sia perduto! Nella Regione Piemonte, ma anche altrove, sono nate numerose associazioni, che hanno lo scopo di recuperare il dialetto piemontese, sia nella forma orale, sia in quella scritta. Inoltre, piano piano, anche la scuola tenta di introdurre l’insegnamento del dialetto nel piano didattico annuale. Alcune di queste scuole che appoggiano il progetto di recupero sono quelle materne di Santhià, che per un’ora a settimana grazie agli esperti della materia imparano i fondamenti del dialetto e degli usi e costumi piemontesi! Direi, notevole, no?
Devo dire che il piemontese, in realtà, non è un solo dialetto! Ad Alba si hanno intonazioni, parole e modi di dire che sono anche molto diversi dal piemontese parlato a Bra, a Torino oppure in Alta Langa. Il dialetto torinese o parlata “da bin” come si dice nelle Langhe. Infatti il piemontese dei “langhetti” è sicuramente più largo, con un’enfasi sulla e che diventa quasi una a! Mentre nel dialetto torinese si conserva un certo stile più … raffinato direi!
Tuttavia, malgrado queste “rivoluzioni” generazionali e queste differenze locali, qualche cosa del nostro dialetto non si è ancora perso… Cosa? Ad esempio, i modi di dire, i motti, ma anche le frasi spiritose che si usano come intercalare (anche se noi le diciamo senza accorgercene). Che poi si tratta di quelle espressioni che in alcuni casi ci possono far capire molto di un popolo….
Ecco a voi una lista di alcune delle frasi che usiamo tutti i giorni, senza farci caso! Vedrete che ne ascolterete tantissime. Sì perchè l’intercalare piemontese, a volte, si mescola anche con l’italiano!
PROVERBI SUL VINO
Ël vin e i segret a peulo nen vive ansema
Vino e segreti non possono convivere
In poche parole “In Vino Veritas”. Non bevete troppo se non volete svelare segreti!
S’a l’é nen ëstàit bon vin a sarà nen bon asil
Se non è stato buon vino non sarà buon aceto
Quando si comincia male, difficilmente si aggiusta!
Andôva j regna ‘l vin a-j regna nen el silensi
Dove regna il vino non regna il silenzio
Il vino aiuta a creare atmosfera e … chiacchiere!
A chi a-j pias nen al vin, Nôsgnôr a-j fasa manchè l’aqua
A chi non piace il vino, il Signore faccia mancare l’acqua
E’ un po’ pesante, ma fa capire molto l’importanza del vino in Piemonte!
FRASI COLLOQUIALI ed INTERCALARE PIEMONTESE
Cum al’è? – Come va?
Fuma ch’anduma? – Andiamo?
Va bin – va bene
Mac pi… – Solo più…
Parla pà! – Caspita!
Ch’a staga bin – Stammi bene
Ciama n’autr – Caspita!
Dabon? – Davvero?
Sta ciuto! – Stai zitto!
Che sagrin! – Che dispiacere!
Lasa mach perdi! – Lascia stare!
Sarà meij! Sarà meglio!
MODI DI DIRE Piemontesi che si intercalano nella normale conversazione
Fé sapin– quando i bambini fanno quella smorfia che preannuncia il pianto
A me batu le brëcheutte! – letteralmente vuol dire “battere le pentole”, si dice quando fa freddo
Scaudum-se mach col vin brulé, va! – Scaldiamoci con il vin brulè!
Esse al pian dij babi – essere giù di morale (lett: essere al livello dei rospi)
Ciaparat – fanfarone (lett: Acchiappatopi)
Andé a rabél – andare in rovina
E poi le IMPERDIBILI ESCLAMAZIONI IN PIEMONTESE!
Piantla lì! – Smettila!
Gavte la nata! – fatti furbo! (lett.: Togliti il tappo!)
Ma t’ses fòl? – Ma sei pazzo?
Balengu! – Un colorito modo per dare dello stupido!
Boia fauss che lembu! Per dindirindina che caduta!
Ma poi ci sono i “piemontesismi” della lingua italiana che sono un altro capitolo! In questo caso non è un intercalare piemontese, ma una vera e propria “traduzione”
E quindi sentirete dire: Vado dalla “pettinatrice” (parrucchiera). Oppure ancora meglio: Facciamo che andare dalla pettinatrice (un giro di parole tipico in Piemonte).
Simpatico anche il “Non mi oso”. Dove si fa diventare riflessivo il verbo osare! Così come l’intercalare nèh! che si ripete e si rilancia tra domande e risposte!
E tante altre espressioni che rendono simpatici questi piemontesi, apparentemente riservati e poco inclini alla confidenza. Ma che in realtà amano condividere la loro terra, i loro prodotti e sono orgogliosi di mostrarli a chi ha curiosità di ascoltarli!
Speriamo di avervi strappato un sorriso! Io mi sono divertita a pensare a quante cose in piemontese diciamo tutti i giorni!
Ti aspetto per una escursione in Piemonte, nèh! Magari “pedalando “…
O magari per una bella merenda sinoira, degustando vini e da cui deriva il moderno apericena!
Se invece sei curioso e vuoi approfondire il dialetto piemontese, ti lascio questo link!
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